Caro affitti e canone concordato

Caro affitti e canone concordato

03/03/2025

Caro affitti, i rimedi ai prezzi inaccessibili: come funziona il canone concordato (e quali sono i vantaggi)

Canone concordato e soluzioni contro il caro affitti

I canoni di affitto continuano a crescere, con un aumento stimato del 10,2% entro il 2027, soprattutto nelle città universitarie. Tra le soluzioni più adottate per contenere i costi c'è il canone concordato, una formula di locazione che offre vantaggi sia ai proprietari (agevolazioni fiscali) sia agli inquilini (prezzi calmierati).

Come funziona il canone concordato?

  • È un accordo tra proprietario e inquilino che segue parametri prestabiliti.
  • Durata minima 3+2 anni, con clausole inderogabili per mantenere i benefici fiscali.
  • È vantaggioso se il canone è almeno l'85% del valore di mercato.

Principali vantaggi rispetto al canone libero:

Cedolare secca ridotta al 10% invece del 21%.
Sconto IMU del 25%.
Durata inferiore (3+2 anni anziché 4+4).

Diffusione nelle città italiane

  • A Roma il 65% dei contratti è a canone concordato, mentre il Giubileo incentiva anche gli affitti brevi.
  • A Napoli, il 47,8% dei contratti segue questa formula, ma gli affitti brevi restano una fetta importante del mercato.
  • A Milano, grazie all'agenzia Milano Abitare, i contratti concordati sono raddoppiati dal 2023 al 2024.
  • A Bologna, con 35mila studenti, opera la Fondazione Abitare Bologna per promuovere affitti accessibili.
  • A Bari, il recente accordo prevede IMU al 4‰, ridotta al 3‰ per studenti.

Questa tendenza evidenzia come il canone concordato sia una soluzione sempre più adottata nelle grandi città per mitigare il caro affitti, soprattutto per studenti e lavoratori fuori sede.

 

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