Affitti brevi vs canone concordato

Affitti brevi vs canone concordato

03/09/2024

Affitti brevi vs canone concordato: inversione di tendenza a Milano

Il canone concordato sta finalmente mettendo radici sulla piazza più difficile d'Italia, ovvero Milano. Questo almeno è quanto risulta da un'analisi condotta da Unioncasa, focalizzata in particolare sulle grandi città e sui recenti rinnovi degli accordi territoriali relativi ai canoni concordati, che ha evidenziato una diminuzione dell'interesse per gli affitti brevi a favore di una maggiore attenzione verso quelli a canone concordato nel capoluogo milanese.

Meno affitti brevi, più canone concordato a Milano

Le ragioni alla base di questa tendenza, secondo Unioncasa che le ha riscontrate tra i proprietari immobiliari, possono essere riassunte nei seguenti punti:

  • nuovi limiti e le maggiori imposte imposte sugli affitti brevi, insieme alla possibilità che vengano messi al bando come in altre città europee (ad esempio, Barcellona).

  • Una maggiore convenienza nell'applicazione dei contratti a canone concordato in alcune città. Ad esempio, Milano ha registrato un aumento significativo di questi contratti, passando dall'1% al 20% in un anno, un cambiamento che segnala un'inversione di tendenza rispetto al passato, quando venivano privilegiati il libero mercato e gli affitti brevi.

Canone concordato a Milano, le conseguenze

Questo cambiamento può rappresentare un vantaggio per il mercato immobiliare, soprattutto nelle grandi città, dove si era registrata una costante diminuzione degli immobili residenziali disponibili, creando difficoltà per studenti, lavoratori e famiglie alla ricerca di una casa.

Inoltre, gli affitti brevi stanno causando tensioni all'interno dei condomini, dove spesso gli inquilini “temporanei” non rispettano le norme condominiali. Un esempio di questo problema è l'aumento delle sanzioni per la mancata raccolta differenziata, non rispettata perché gli affittuari brevi non ne subiscono le conseguenze. In molti condomini si sta valutando la possibilità di modificare i regolamenti per disciplinare o vietare gli affitti brevi.

Case di nuovo sul mercato con il canone concordato

Il canone concordato, grazie alla sua applicabilità per periodi limitati, ha anche permesso di rimettere sul mercato immobili chiusi da tempo, poiché i proprietari temevano di non poterli recuperare in tempi ragionevoli, complice la successione di blocchi degli sfratti a partire dalla legge sull'Equo Canone.

Articolo completo su: https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2024/09/02/182949-affitti-brevi-vs-canone-concordato-inversione-di-tendenza-a-milanomeno

Torna all'elenco news

26/02/2023

Allarme mutui

Casa, allarme mutui: la corsa dei tassi ha già bruciato il 25% del potere d’acquisto Un anno fa una rata da...