L’affitto con riscatto

L’affitto con riscatto

27/08/2020

Negli ultimi anni, la crisi che il mercato immobiliare ha dovuto affrontare ha tuttavia contribuito al diffondersi di soluzioni contrattuali alternative per venire incontro proprio a coloro che non possono accollarsi o non riescono ad ottenere il mutuo.

Uno di questi è il cosiddetto affitto con riscatto, noto anche come “rent to buy”, un contratto che può intendersi come una combinazione di diversi contratti (locazione a uso abitativo, preliminare di vendita e opzione).

Tale tipologia contrattuale, assai diffusa nei paesi anglosassoni, è rimasta atipica in Italia fino al 2014, quando è intervenuta un'espressa regolamentazione da parte del D.L. 133/2014 (“Sblocca Italia”) che, all'art. 23, ha disciplinato i c.d. “contratti di godimento in funzione della successiva alienazione di immobili”.

Come funziona il rent to buy?

Nel contratto di affitto con riscatto, il conduttore e futuro acquirente ottiene immediatamente il godimento di un immobile e si impegna a pagare mensilmente il canone.

Trascorso un determinato periodo, che le parti possono liberamente stabilire (ma che non potrà eccedere i 10 anni), l'affittuario potrà scegliere di acquistare l'abitazione imputando al corrispettivo della vendita una parte del canone indicata nel contratto.

Di norma, dunque, il canone di locazione risulterà più elevato rispetto a quelli pagati per quella tipologia di immobile: le parti definiscono in sede contrattuale la quota che sarà versata a titolo d'affitto e l'altra che invece andrà accantonata a titolo di caparra da sottrarre qualora si decida di acquistare la casa. Ancora, le parti potranno stabilire nel contratto l'eventuale restituzione di parte delle somme versate qualora non si arrivasse all'acquisto.

Trascrizione

Il D.L. 133/2014 prevede, inoltre, che il contratto di “rent to buy” debba essere trascritto nei registri immobiliari e dovrà, dunque, essere stipulato da un notaio. Ciò consentirà al conduttore di acquistare il bene libero da ipoteche, pignoramenti, o altre pregiudizievoli, che emergano dopo la trascrizione del rent to buy. La trascrizione ha una durata massima di 10 anni.

Fonte: casa.it

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