Codice CIN solo 1 proprietario su 5 in regola

Codice CIN solo 1 proprietario su 5 in regola

20/11/2024

Codice CIN e affitti brevi: solo 1 proprietario su 5 pronto alle nuove norme

 

Dal 1° gennaio 2025 obbligatorio il CIN. Ben 230.000 proprietari non ne sono a conoscenza.

 

Manca poco più di un mese all'introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per gli immobili destinati agli affitti brevi, ma i dati non rassicurano: secondo un'indagine di Facile.it, condotta da mUp Research e Norstat, solo il 20% dei proprietari è pronto a rispettare la normativa. In particolare, ben il 33% degli intervistati – corrispondente a circa 230.000 individui – dichiara di non essere nemmeno a conoscenza dell'obbligo.

Chi sono i proprietari degli affitti brevi?
Contrariamente all'immaginario comune, il 62% di chi affitta immobili a breve termine lo fa come fonte di reddito extra rispetto alla propria attività principale. Tuttavia, per i giovani tra i 25 e i 34 anni la situazione cambia: oltre il 61% considera questa un'attività professionale a tutti gli effetti, creandosi una vera e propria occupazione.

Le ragioni dietro la scelta degli affitti brevi sono molteplici: il 39,8% punta a massimizzare i guadagni, il 35,7% cerca di ridurre il rischio di morosità degli inquilini e il 28,3% desidera mantenere la libertà di utilizzo dell'immobile. Tuttavia, quasi 100.000 proprietari (13,7%) ammettono di aver scelto questa modalità per evitare problemi riscontrati con gli affitti a lungo termine.

Adeguamenti e resistenze
A poche settimane dall'entrata in vigore della legge, il 44% dei proprietari non ha ancora richiesto il CIN, mentre il 33% è in attesa di riceverlo. Tra chi non si è adeguato, il 30% ha dichiarato di volerlo fare a breve, il 38% di volersi informare meglio e il 9,3% – circa 30.000 individui – ha deciso di interrompere l'attività per via della complessità normativa.

Preoccupa anche il 6% del campione, pari a 18.000 proprietari, che dichiara di voler continuare ad affittare senza rispettare l'obbligo, rischiando così sanzioni.

Dispositivi di sicurezza: maggiore attenzione
Se sul CIN l'adeguamento procede a rilento, migliore è la situazione riguardo ai dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa. Il 63% dei proprietari ha già installato rilevatori di fumo, quasi 2 su 3 si sono dotati di estintori, ma solo il 49% ha posizionato rilevatori di monossido di carbonio.

Il ritardo nell'adeguamento dimostra come l'informazione sia cruciale per garantire la piena applicazione della normativa e una gestione più consapevole degli affitti brevi.

 

Fonte comunicato stampa Facile.it

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