Aumento rendita catastale con superbonus

Aumento rendita catastale con superbonus

22/01/2025

Aumento rendita catastale con superbonus, come calcolarlo e chi deve provvedere subito?

 

Per chi ha ristrutturato con il superbonus c'è l'obbligo di aggiornare le rendite catastali. Pochi lo hanno fatto, ma in ogni caso i rincari sono molto bassi.

La Legge di Bilancio 2024 ai commi 86 e 87, prevede che chi ha usufruito del superbonus 110 è obbligato all'aggiornamento dei dati catastali.

Va sottolineato che, in ogni caso, il Testo unico dell'Edilizia richiede che al termine di qualsiasi ristrutturazione è necessario depositare in Comune una prova che sia stata presentata la variazione catastale o una dichiarazione che i lavori non hanno portato a una modifica del classamento dell'immobile. L'operazione va effettuata entro 30 giorni dalla fine dei lavori.

Aumento rendita catastale obbligatorio, per chi?

L'adeguamento in questione non viene sempre effettuato, anche perché va chiarito che l'obbligo di aggiornare la rendita catastale sussiste solo in determinati casi, e nello specifico:

  • quando viene aumentato il numero dei vani della casa;
  • quando con i lavori si aumenta la volumetria;
  • quando gli interventi incrementano il valore dell'immobile di almeno il 15% (una condizione che, però, con il superbonus si verifica anche solo realizzando il cappotto termico).
  • La Legge di Bilancio 2024 parte dal presupposto che per interventi effettuati con il Superbonus si verifichi sempre un aumento del valore dell'immobile di almeno il 15%, proprio per questo ha previsto l'obbligo di presentazione della dichiarazione per la revisione delle rendite catastali per tutti coloro che hanno effettuato lavori agevolati con questa misura.
  • Aumento rendita catastale prima casa, quanto costerà?

    L'aumento delle rendite catastali per gli immobili ristrutturati con il Superbonus avrà un impatto diverso per l'abitazione principale e per le seconde case.

    Sull'abitazione principale, infatti, non si paga l'Imu (a meno che non rientri in una categoria di lusso), ma l'impatto lo si avrà sull'Isee e sull'Irpef.

  • Ai fini Irpef la prima casa va dichiarata moltiplicando per 105 la rendita catastale concorrendo alla determinazione del reddito complessivo il cui valore, però, è neutralizzato da una deduzione di un importo pari alla rendita catastale della prima casa e delle sue pertinenze. Se la prima casa è di lusso, invece, essendo assoggettata a Imu, non concorrerà alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef.

  • Sull'Isee la prima casa non incide solo se ha un valore entro la soglia di 52.500 euro (valore incrementato di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo).

    Per importi superiori a tale soglia, l'immobile impatta sull'Isee in misura pari a due terzi della parte eccedente. Facciamo un esempio per capire: se l'abitazione principale ha un valore di 200.000 euro a incidere sull'Isee sarà un valore pari a 98.333 euro circa (i due terzi del valore che eccede i 52.500 euro); da considerare, poi, che patrimonio mobiliare e immobiliare sono considerati nell'Isee al 20% del valore reale. In questo caso specifico entrerebbe nel calcolo dell'Isee un valore pari a 19.666 (il 20% dei due terzi che eccedono i 52.500 euro).

Per chi, infine, dovesse voler vendere la prima casa con la rendita catastale aumentata, c'è da considerare che la novità impatta anche sulle compravendite poiché l'imposta di registro è calcolata in percentuale (2% o 9%) sul valore catastale (in questo caso, però, a pagare è l'acquirente).

La rendita catastale e il suo aumento pesano anche sulle imposte di donazioni e di successioni (queste imposte sono determinate dalla moltiplicazione di un coefficiente variabile, in base alla tipologia di immobile, per la rendita catastale)

Aumento rendita catastale seconda casa, quanto incide?

Sulle seconde case l'aumento della rendita catastale ha un impatto più importante visto che sono soggette al pagamento dell'Imu che è calcolato, appunto, sulla rendita catastale. Non ha rilevanza ai fini Irpef, nella maggior parte dei casi.

 

Fonte: https://www.money.it/aumento-rendita-catastale-suprbonus-come-calcolare-chi-deve-provvedere-subito

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