Chiarimenti su affitti brevi e CIN

Chiarimenti su affitti brevi e CIN

09/10/2024

Nuovi chiarimenti del Ministero del Turismo sul decreto affitti brevi

 

Arrivano nuovi chiarimenti da parte del Ministero del Turismo in merito CIN e ai dispositivi di sicurezza in materia di affitti brevi.

Alla luce dei nuovi adempimenti, introdotti dalla recente normativa sugli affitti brevi, sono sorti alcuni dubbi interpretativi.

Il Ministero del Turismo ha aggiornato, in data 4 ottobre, le FAQ sul CIN per gli affitti brevi. Ecco le risposte del Ministero su alcuni dubbi sorti sul CIN (Codice Identificativo Nazionale), dispositivi di sicurezza e comunicazioni alla pubblica sicurezza. 

Riguardo l'installazione dei dispositivi di sicurezza, il Ministero ha specificato che non è necessario l'intervento di un tecnico specializzato per la loro installazione: basta la presenza dei dispositivi (anche rimovibili), senza la necessità di creare impianti dedicati.

Quanto all'esposizione del CIN, questo deve essere visibile all'esterno dell'edificio, rispettando eventuali vincoli urbanistici o paesaggistici. In caso di limiti condominiali sull'affissione, è possibile adottare soluzioni alternative, purché garantiscano adeguata visibilità al pubblico e rispettino le normative locali.

Locazioni oltre i 30 giorni: nessuna comunicazione alla pubblica sicurezza

Un altro punto di chiarimento riguarda la comunicazione all'autorità di pubblica sicurezza per le locazioni superiori ai 30 giorni. Il Ministero ha chiarito che, in tali casi, l'obbligo di comunicazione è assorbito dalla registrazione del contratto presso l'Agenzia delle Entrate.

Questo significa che i locatori non devono effettuare una comunicazione separata alle forze dell'ordine, semplificando così la gestione amministrativa per gli affitti di lunga durata. 

Oltre 190.000 CIN assegnati. Si valuta una proroga

A un mese dall'attivazione della Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR), il bilancio dell'adozione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) appare incoraggiante: sono già oltre 190.000 le strutture che hanno ottenuto il CIN, mentre il numero totale delle strutture registrate supera le 500.000. 

Tuttavia, secondo quanto riportato nei giorni scorsi su alcuni media nazionali, fonti vicine al ministero del Turismo hanno prefigurato l'ipotesi di una proroga dell'obbligo del CIN su affitti turistici e affitti brevi fino a gennaio 2025. L'obiettivo è garantire un adeguamento completo senza sanzioni, viste le difficoltà segnalate dalle associazioni di categoria, legate soprattutto a malfunzionamenti nella piattaforma.

Ciò che spaventa maggiormente i soggetti titolari di una struttura per gli affitti brevi è il quadro sanzionatorio piuttosto severo, previsto dalla nuova regolamentazione: per chi non si adegua alla normativa, infatti, sono previste multe consistenti dopo 60 giorni dalla piena operatività della piattaforma Bdsr scattata il primo settembre 2024 per adeguarsi.

Per le strutture che erano già presenti con il codice CIR (Codice Regionale) la scadenza si raddoppia e diventa 120 giorni.

Il doppio obbligo di registrazione, tra normativa nazionale (CIN) e regionale (CIR), sta generando ulteriori difficoltà operative, che rischiano di rallentare la transizione verso il nuovo sistema. Per questo, il Ministero intende offrire più tempo alle strutture per conformarsi alle nuove regole e favorire così una migrazione agevole verso un regime unificato di controllo del settore ricettivo. 

Articolo completo su: https://www.immobiliare.it/news/economia/tasse-imposte-e-normative/nuovi-chiarimenti-del-ministero-del-turismo-sul-decreto-affitti-brevi-aggiornate-le-faq-236053/

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