Anziani cambio casa più diffuso

Anziani cambio casa più diffuso

14/10/2024

Anziani, cambio casa sempre più diffuso nell'età della pensione: gli immobili richiesti

Il fenomeno è crescente: fra gli anziani italiani è sempre più diffusa la decisione di cambiare casa. Nel 2023, ogni 1.000 acquisti di prime case, 87 sono stati effettuati da persone over 65, come evidenziano le statistiche notarili. Le compravendite avvengono principalmente in contanti, a causa delle difficoltà che i cittadini senior incontrano nell'ottenere mutui per via dell'età avanzata.

Le motivazioni

In genere, i pensionati acquistano case più piccole dal momento che i figli si sono trasferiti da tempo a vivere per conto proprio. Sulla scelta, in determinate occasioni, può pesare anche il peggioramento delle condizioni economiche, causate anche dalla scomparsa del partner. Ma i senior cercano anche case più comode, senza barriere architettoniche o più vicine alle dimore dei figli. Alcuni vendono l'abitazione di una vita per fuggire dalla città o per trasferirsi in località turistiche.

Gli immobili più gettonati

Il 59% dei pensionati acquista la casa principale, il 27,7% compra per investimento e il 13,3% sceglie case vacanza. Le tipologie di immobili più richieste sono i trilocali (36,5%) e i bilocali (25,4%). Il 14-15% delle compravendite ha riguardato soluzioni indipendenti o semi-indipendenti. Chi ha almeno 65 anni opta preferibilmente per abitazioni ai piani bassi (45,6%) per motivi di mobilità in caso di problemi per la deambulazione e per i costi ridotti. 

La classe energetica

I dati mostrano come fra i pensionati ci sia una minore attenzione alla classe energetica: il 73,6% degli acquisti sono concentrati su abitazioni in classi F e G, quindi non nuove e meno efficienti. Oltre al fattore culturale, anche questo dato può essere interpretato alla luce dei minori costi.

Sarà sulle spalle degli eredi (o dei futuri acquirenti) che ricadrà l'onere di mettere a norma gli immobili secondo i dettami della normativa Case Green di prossima applicazione.

Perché così pochi mutui

Secondo le rilevazioni dei notai, appena il 2% delle compravendite immobiliari che coinvolgono i pensionati avvengono tramite la stipula di un mutuo. Da una parte, gli anziani possono contare sui risparmi di una vita e sulla eventuale vendita della prima casa. Dall'altra parte va tenuto presente che l'erogazione dei finanziamenti ipotecari viene concessa solo se il mutuo termina prima del 75° anno dello stipulante (o dell'80° in determinati casi).

 

Articolo su: https://quifinanza.it/mercato-immobiliare/anziani-cambio-casa/856994/

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