
Affitti: 50% degli inquilini lascia e non salda
Affitti, un inquilino su due lascia la casa senza saldare il conto
Nel 2024, il fenomeno della morosità negli affitti ha raggiunto livelli preoccupanti in Italia. Secondo un'indagine condotta da SoloAffitti e riportata da AGI, il 62% degli inquilini paga in ritardo il canone, mentre quasi la metà lascia l'immobile senza saldare i debiti accumulati. Un dato che pesa fortemente sui piccoli proprietari immobiliari, già provati da aumenti di costi e incertezze normative.
Il profilo più comune degli inquilini morosi è quello maschile (68,8%), con età compresa tra 40 e 49 anni (31,7%), seguiti dalla fascia 50-59 anni (25,4%) e da quella 30-39 anni (22,8%). La maggior parte delle morosità si concentra nei contratti a canone medio-basso: ben il 63,9% dei casi riguarda affitti fino a 500 euro al mese, una percentuale che scende man mano che il canone aumenta, a dimostrazione del legame tra fragilità economica e morosità.
I numeri dell'impatto economico sono significativi: in media, un proprietario perde 9,8 mensilità ogni 10 anni a causa di inquilini che smettono di pagare. Inoltre, le spese legali per affrontare le azioni di sfratto ammontano a circa 1.800 euro nello stesso periodo. Questi costi, spesso non preventivati, generano sfiducia e scoraggiano l'investimento nel settore.
Questa crescente insicurezza sta contribuendo a un fenomeno molto discusso: oltre 6 milioni di abitazioni restano sfitte in Italia, perché i proprietari temono di affittare e ritrovarsi in situazioni difficili da gestire. La tutela del proprietario – soprattutto piccolo – è oggi una delle questioni centrali per il rilancio del mercato locativo.